giovedì 28 aprile 2011

Test: quanto coltivi il dubbio?

Le questioni relative alla fede ed al dubbio tendono a cadere nella partigianeria. Gli atei tendono a vedere i credenti come degli ingenui e dei sottomessi. I credenti tendono a vedere gli atei come dei cinici e degli amorali. Per sbarazzarci di questi ed altri moderni modi di pensare occorre esercizio. Può essere utile iniziare con alcune domande pensate sia per ridare vita alla questione vedendola da una certa distanza, sia per aiutare i lettori a costruirsi da sé una propria "griglia" mentale.
Rispondete: Si, No oppure Non so.

1) Credete che una particolare credenza religiosa possegga l'esatta conoscenza della natura ultima della realtà e dello scopo della vita umana?

2) Credete che l'universo sia stato creato da qualche essere intelligente?

3) Esiste una Forza riconoscibile che percorre l'universo, che lo tiene insieme o che unisce tutte le forme di vita?

4) Credete che questo Essere (o Forza) possa essere sensibile ai vostri pensieri o alle vostre parole? 

5) Pensate che questo essere possa parlare?

6) Pensate che questo essere abbia una memoria e sia capace di pianificare?

7) Questa Forza può, in alcuni casi, prendere forma umana?

8) Credete che la parte pensante o la Forza che anima un essere umano continui ad esistere dopo la morte del corpo? 

9) Credete che almeno una parte del corpo sopravviva alla morte, qui sulla Terra o in qualche altro luogo?

10) Credete che i sentimenti che ognuno di noi prova nei confronti di ciò che ci circonda possano essere presi come prova per stabilire la realtà?

11) Credete che l'amore e il senso interiore della moralità suggeriscano l'esistenza di un mondo che va oltre l'esistenza biologica, i modelli sociali e la realtà accidentale?

12) Credete che il mondo non sia completamente conoscibile mediante la scienza?

13) Se qualcuno affermasse che l'universo non è altro che un cumulo casuale di materia, che gira in tondo senza un percorso preciso e senza alcun senso e l'intera biosfera terrestre non è altro che un puntino dello spazio sconfinato, che esiste per un solo istante, senza mai essere giudicata, notata o ricordata, voi direste: "Adesso ci si spinge troppo in là, è un'idea un po' avventata"?
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SOLUZIONI
(NB: Più che dare definizioni dei vari stati mentali, il questionario proposto può servire a dimostrare l'esistenza di gruppi di persone che hanno opinioni comuni). 

- Se avete risposto NO a tutte le domande, siete un ateo del tipo materialista razionale. Il soprannaturale di oggi è soltanto il naturale di domani, quando la scienza troverà certamente il modo di spiegarlo riconducendolo alle leggi fisiche. Ritenete che Dio sia un'ipotesi non solo indimostrata, ma indimostrabile anche in linea di principio, perciò non vale la pena perderci tempo. Piergiorgio Odifreddi e Margherita Hack sono i vostri modelli. 

- Se avete risposto NO alle prime sette domande, ma avete detto Si ad alcune successive, siete un ateo del tipo mistico. La vostra fiducia nella scienza non è assoluta; esistono, secondo voi, leggi non scientifiche che regolano l'universo al pari di quelle scientifiche. Esistono fenomeni che la scienza non può spiegare, ma tuttavia reali, secondo voi. Potreste, per esempio, credere all'influsso dei corpi celesti sulla personalità umana o alla comunicazione con gli spiriti dei defunti. 

- Se avete risposto NON SO ad almeno due delle prime sette domande, siete un agnostico. Di fronte al problema dell'esistenza o meno di Dio non vi pronunciate, in quanto non avete prove a favore né in un senso né nell'altro. La vostra posizione estremamente razionale, maggiore rispetto sia a quella degli atei materialisti sia dei credenti, vi porta ad ammettere la possibilità che un Dio abbia, tutt'al più, ordinato la materia (che è esistita da sempre) secondo le leggi fisiche; insomma, il Demiurgo di Platone, il Grande Orologiaio di Voltaire, che sono infatti i vostri modelli.  

- Se avete risposto SI ad almeno nove domande, siete un credente.

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